martedì 28 aprile 2009

15 - 20 % dei tumori provengono da agenti infettivi

Studi epidemiologici e biologici hanno confermato, in via definitiva, che gli agenti infettivi sono fra le cause più rilevanti e specifici nell'insorgenza di diversi tumori maligni accertati nelle varie parti del mondo.
Queste le conclusioni a cui sono arrivati 36 esperti internazionali, provenienti da 16 paesi di tutti i continenti, che si sono incontrati a Lione presso l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) del Who / Oms per rivalutare la carcinogenicità degli agenti biologici già classificati come 'cancerogeni per gli esseri umani' e identificare ulteriori tumori o sedi anatomiche di tumore insieme a meccanismi di carcinogenesi.
Antonino Carbone ( membro del Working group riunitosi presso lo Isrc di Lione e direttore del dipartimento di Patologia diagnostica e laboratorio della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori ) sostiene che <<>>.
Queste valutazioni saranno pubblicate nel volume n. 100, parte B, delle monografie dello Iarc / Whom; nel numero di aprile della rivista scientifica
Il totale di tumori maligni attribuibili a infezione nell'anno 2002 è stato stimato in 1,9 milioni di casi, ossia il 17,8 % dell'insieme dei tumori maligni.
I principali agenti infettivi già classificati come "cancerogeni per gli esseri umani" e confermati come tali dal gruppo di lavoro comprendono il virus dell'epatite B (Hbv), quello dell' epatite C (Hcv), il Kshv (Kaposi sarcoma associated herpes virus), Hiv - 1, il virus di Epstein - Barr (Ebv), il papillomavirus (Hpv) e l'Helicobacter pylorii (Hp). I tumori "favoriti" da queste infezioni sono
il carcinoma epatocellulare (provocato da Hbv e Hcv, che infettano, rispettivamente, oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo ( principalmente in Asia e in Africa),
i linfomi non - Hodgkin (Hcv),
il carcinoma rinofaringeo, uno dei tumori più comuni nel sud est asiatico (Ebv),
il linfoma di Burkitt nei bambini in Africa (sempre Ebv),
il carcinoma gastrico (ancora Ebv - nuove evidenze indicano un ruolo di questo virus nel 5 - 10 % dei casi di questo tumore in tutto il mondo - e Hp),
i linfomi Malt (mucosa - associated lymphoid tissue) gastrici (Hp),
il carcinoma della cervice uterina (alcune specie filogeneticamente correlate dell'Hpv).
il sarcoma di Kaposi ( Kshv, con rischio relativo superiore a 10 negli individui infettati con Hiv-1 che ahnno un alto rischio di sviluppare un tumore maligno a causa dell'immunosoppressione che porta ad aumento di replicazione di virus oncogeni quali Ebv e Kshv ).

sabato 25 aprile 2009

Cos'è l'Influenza suina che sta allarmando il mondo ?

L'influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali causata da virus influenzali del tipo A, che causano abitualmente epidemie di influenza tra i suini. I Virus dell'influenza suina causano alti livelli di malattia e bassa mortalità nei maiali. I virus dell'influenza suina possono circolare tra i maiali in tutti i mesi dell'anno, ma la maggior parte delle epidemie si manifestano nel tardo autunno ed in inverno, così come accade per le epidemie nella popolazione umana. Il virus dell'influenza suina classica (virus influenzale A/H1N1 è stato isolato per la prima volta begli anni 30 del secolo scorso.

Quanti sono i virus dell'influenza suina?
Come tutti i virus influenzali anche quelli dell'influenza suina mutano continuamente: I maiali possono essere infettati dai virus dell'influenza aviaria così come da quelli dell'influenza suina. Quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a fenomeni di "riassortimento" e nuovi virus che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere.

L'influenza suina può infettare l'uomo?
I virus dell'influenza suina non infettano normalmente l'uomo. Comunque, possono verificarsi infezioni umane sporadiche con virus influenzali suini. Comunemente questi casi di infezione umana da virus influenzali suini si manifestano in persone con esposizione diretta ai maiali (per esempio lavoratori addetti ad allevamenti e industrie suinicole, frequentatori di fiere zootecniche).
Probabilmente l'epidemia più conosciuta è quella che ha colpito i soldati di Fort Dix , New Jersey (USA), nel 1976 , con circa 200 casi tra i soldati presenti nel campo: almeno 4 soldati con polomite e 1 decesso.
Il virus si era trasmesso attraverso contatti stretti durante la vita comunitaria.
Si ritiene che il virus abbia circolato per un mese prima di scomparire spontaneamente.
L'epidemia potrebbe essere stata causata da un virus animale introdotto in contesto di particolare affollamento nel periodo invernale. Fu allora isolato dai soldati di Fort Dix il virus A/New Jersey/76 (Hsw1N1). L'episodio fu alla base di una estesa campagna di vaccinazione antinfluenzale nel 1977 ( con numerosi decessi dovuti agli effetti negativi del vaccino stesso ) .

Quali sono i sintomi dell'influenza suina nell'uomo?
I sintomi dell'influenza suina sono simili a quelli della "classica" influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d'appetito, tosse e, più raramente, raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea.
Come l'influenza stagionale, anche l'influenza suina può può presentarsi in forma lieve o grave. ma anche causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti causando complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e anche decessi.

Le persone possono prendere l'influenza suina mangiando carne di maiale?
No, i virus dell'influenza suina non sono trasmessi dal cibo; non si può contrarre l'influenza suina mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale. Mangiare carne maneggiata in maniera appropriata, carne cotta e prodotti a base di carne suina. Cuocere la carne a temperatura interna di 70-80 ° gradi uccide il virus dell'influenza suina, così come gli altri batteri e virus.

Come si trasmette l'influenza suina?
I virus influenzali possono essere trasmessi direttamente dai maiali all'uomo e dall'uomo ai maiali. Le infezioni umane con virus influenzali di origine suina si manifestano con maggiori probabilità in persone che hanno contatti ravvicinati con i suini , come negli allevamenti o nelle fiere zootecniche.
E' possibile anche la trasmissione da persona a persona. Si ritiene che ciò accada con le stesse modalità di trasmissione dell'influenza stagionale, cioè attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee con la tosse e lo sternuto. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate con secrezioni infette e e poi portando alla bocca e al naso le mani. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione.

Il virus di quest'epidemia in Messico e USA è contagioso?
Ci sono evidenze, stabilite dai CDC degli Stati Uniti d'America, che il virus responsabile dei casi negli Stati Uniti si stia diffondendo da persona a persona: comunque in questo momento non è possibile sapere quanto facile sia questa trasmissione.

Come si può diagnosticare l'infezione da virus influenzali suini nell'uomo?
Per la diagnosi di influenza suina A è necessario raccogliere un campione di secrezioni respiratorie (tampone nasale o faringeo) entro i primi 4 – 5 giorni dall'inizio dei sintomi (quando è maggiormente probabile che la persona elimini i virus). Comunque, alcune persone e in particolar modo i bambini possono eliminare il virus influenzale per 10 giorni e più. L'identificazione del virus dell'influenza suina richiede l'invio del campione ad un Laboratorio di riferimento della rete Influnet, con il coordinamento dell'Istituto superiore di sanità..

Ci sono farmaci efficaci sulla influenza suina nell'uomo?
Sono disponibili diversi tipi di farmaci antivirali tra questi i più efficaci su questo tipo di influenza sembrano essere oseltamivir e zanamivir.

Fonte: CDC e Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali - Direzione generale Prevenzione sanitaria