La montagna di scorie industriali gestite illegalmente dalla ecomafia in Italia ha raggiunto la vetta di 3.100 metri con una base di 3 ettari, un'altezza quasi quanto quella dell'Etna. Non e' mai stata cosi' alta.
Secondo il rapporto Ecomafia 2009 di Legambiente, la montagna di rifiuti speciali spariti nel nulla ha movimentato lo scorso anno un giro di affari di circa 7 miliardi di euro, contro i 4,5 miliardi del 2007.
Dal 2002, anno di entrata in vigore del delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti, sono 123 le operazioni giudiziarie portate a termine contro i "signori dei veleni", raggiunti da ben 798 ordinanze di custodia cautelare, con 2.328 persone denunciate e 564 aziende coinvolte. Un risultato straordinario che testimonia tutta l'efficacia di quello strumento normativo.
Tra i casi che hanno fatto scalpore nell'ultimo anno, l'indagine che ha svelato gli affari illeciti di Mario Chiesa (ex tangentopoli) in combutta con i "colletti bianchi": dipendenti pubblici corrotti e imprenditori d'assalto; l'ingresso del Piemonte e della Lombardia tra le regioni piu' coinvolte dai traffici illeciti e il fenomeno dell'interramento dei rifiuti industriali a Milano (6 ettari di bosco compromessi), come nelle cave dei cantieri per l'alta velocita' ferroviaria nel Parco del Ticino e in Calabria, dove le scorie della ex Pertusola Sud miscelate alle polveri dell'Ilva sono state utilizzate per costruire un aeroporto, l'acquedotto, le strade, le scuole.
In vetta alla classifica dell'illegalita' ambientale in questo settore si piazza saldamente la Campania con 573 infrazioni accertate (il 14,7% sul totale nazionale) e ben 63 arresti nel corso dell'ultimo anno. Al secondo posto si piazza la Puglia con 355 infrazioni accertate, 416 denunce, 271 sequestri, e 15 arresti. Al terzo posto la Calabria (293 infrazioni, 238 denunce, 567 sequestri), seguita dal Lazio con 291 reati, 358 denunce, 172 sequestri e ben 11 arresti. Il Piemonte e' diventata la prima regione del Nord per numero di reati accertati, incidendo per il 6,5% sul totale nazionale.
Negli ultimi tre anni, si ipotizza siano stati smaltiti illegalmente in tutta la regione circa 13 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie, che tradotti in camion significano 520 mila tir che hanno attraversato mezza Italia per concludere i rispettivi tragitti nelle campagne napoletane, nell'entroterra salernitano, nelle discariche abusive del casertano o ancora, piu' recentemente, nei terreni scavati per l'occasione nel beneventano e nell'avellinese. [tratto da AGI ]
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